L’area protetta sorge interamente nel comune di Mezzani, tra le foci dei torrenti Parma ed Enza e si estende su una superficie di 65 ettari circa. La riserva naturale prende il nome di Parma Morta poiché oggi si sviluppa su quello che era un alveo del torrente Parma, il quale anticamente sfociava nel torrente Enza e nel 1870 fu fatto confluire nel fiume Po.

Il ramo fluviale un tempo abbandonato oggi è una zona umida e palustre importante, la quale accoglie piante e animali tipici di questo ambiente come anfibi, rettili e uccelli che frequentano le acque del fiume coperte dalla lenticchia d’acqua. Le boscaglie che costeggiano le rive dell’insenatura sono spesso intervallate da arbusti e da salici bianchi mentre tra le specie rampicanti troviamo la vitalba e la brionia e, sporadicamente, anche il luppolo selvatico. I canneti e la vegetazione della palude offrono riparo e consentono il rifugio a moltissime specie di uccelli, che qui si nascondono dai predatori e si riproducono.

Tutto l’anno possiamo osservare la gallinella d’acqua e il gheppio mentre solamente d’estate possiamo trovare la meravigliosa nitticora. D’estate nella vegetazione della riserva si può distinguere chiaramente il canto della rana verde, ma anche la raganella è tra gli anfibi più riconoscibili dell’area. Meno visibile è invece il tritone crestato che, nascosto, passa le giornate nelle fredde acque. 

CATEGORIA
Oasi
INDIRIZZO
Via Giordano Cavestro
43055 Mezzani