Pieve di Castrignano

La Pieve di Castrignano è dedicata a Santa Maria Assunta e risulta essere una delle pievi più antiche della Diocesi di Parma. I primi cenni storici riguardanti il borgo fortificato (“Castrum”) risalgono circa al 982: probabilmente la chiesa originaria, andata in rovina, doveva essere collocata in un luogo differente da quella attuale, ricostruita nel 1667, in stile barocco.

All’esterno l’edificio si presenta con una facciata a capanna, conclusa da un timpano triangolare, ed una superficie tripartita verticalmente per mezzo di semicolonne binate, con capitello sferocubico nella parte inferiore e da lesene accoppiate nella parte superiore. Orizzontalmente, lo spazio è definito da due cornicioni marcapiano e da uno zoccolo basso.

L’interno della pieve si suddivide in tre navate, delimitate da colonne reggenti archi a tutto sesto e capitelli sferocubici. La navata di sinistra presenta due cappelle laterali, mentre quella sul lato destro ne presenta soltanto una. L’abside è di forma semicircolare e coperto da una calotta emisferica, in cui campeggia un affresco raffigurante Gesù Cristo, in stile neobizantino. Sull’arco trionfale osserviamo la raffigurazione di due angeli adoranti una croce. La volta a botte della navata centrale è dipinta come un cielo stellato, mentre le volte delle navate laterali sono tinteggiate in tonalità nocciola.

Non lontano dal portone di accesso al sagrato, un pilastro in pietra riporta in alto, sui quattro lati, il volto della Madonna e di alcuni Santi. Ogni lato è orientato verso un punto cardinale preciso. Il pilastro simboleggia antiche tradizioni e riti ancestrali un tempo molto diffusi nelle campagne: le rogazioni.

Questi riti consistevano in processioni e litanie che avevano luogo in primavera, volte ad invocare la divina protezione affinché le campagne fossero fertili ed i raccolti prosperosi.

All’interno troviamo una acquasantiera poggiata su un capitello con decorazioni a foglie e tralci di vite, probabilmente risalente al 1400 e proveniente dal vecchio castello, i cui ruderi si possono scorgere a lato del portone a tre fornici che dà accesso al sagrato.