Le prime testimonianze della esistenza della Pieve di Cabriolo risalgono ad un documento del Vescovo di Parma, datato 1230, la “Ratio Decimarum”, in cui viene fatto cenno alla “ecclesia de Cabriolo in plebe burgi Sancti Donnini”. La facciata ha una forma tipicamente a capanna con semplice portale d’ingresso, sovrastato da una piccola finestra rettangolare.

La pieve è dedicata a Tommaso Becket (Thomas Becket), arcivescovo inglese di Canterbury, martire nel 1170 a seguito della condanna inflitta da Enrico II d’Inghilterra; la tradizione vuole che il santo sia passato da Cabriolo nel 1167 nel viaggio verso Roma e qui vi abbia fondato una cappella.

L’edificio attuale sorge sul sito dell’antica cappella e si possono notare due fasi di costruzione: la zona dell’abside è databile al XIII secolo, mentre la facciata e la navata al XV secolo, così come la base del campanile.

Negli anni ‘20 del ‘900 furono riportati alla luce resti di affreschi nella parete sinistra della chiesa, risalenti alla prima metà del 1400 e raffiguranti: la Trinità (tre persone uguali), segue San Michele Arcangelo che pesa le anime, la Crocifissione, alcuni santi e due committenti inginocchiati a fianco di San Giovanni Battista. L’iconografia utilizzata per la Trinità è molto rara in occidente ed è collegata alla tradizione templare; anticamente infatti, la pieve era stata mansione templare per poi passare ai Cavalieri di Malta.

CATEGORIA
Pievi di collina
INDIRIZZO
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Italia