Pieve di Bazzano

La Pieve di Sant’Ambrogio è situata a Bazzano, frazione di Neviano degli Arduini, in una zona elevata e centrale tra i torrenti Enza e Termina. Alcuni documenti ne attestano l’esistenza già nel 921 e nel 1005 viene indicata per la prima volta come pieve. Nel corso del XII secolo possedeva già la struttura a tre navate con l’orientamento tradizionale in direzione est-ovest, variato poi nella forma attuale nel XVI e XVII sec., a seguito di restauri. L’impianto romanico originario, risalente all’XI secolo, è ancora riconoscibile sotto le aggiunte rinascimentali, nonostante i numerosi rifacimenti iniziati a partire dal VI secolo. Al centro della facciata, rivestita interamente in pietra come il resto dell’edificio, è collocato il portale d’accesso principale mentre nei lati i due accessi secondari. Sempre all’esterno dell’edificio, a sinistra e in continuità con le cappelle interne, troviamo la novecentesca loggia dei caduti, mentre sul lato destro della pieve si erge l’ottocentesco campanile con una guglia a pianta ottagonale. All’interno le navate sono coperte da volte a crociera intonacate risalenti al 1600, rette da pilastri quadrati con capitelli dorici. Il fonte battesimale è il reperto più antico conservato all’interno della pieve, risalirebbe al VII o all’VIII secolo e rappresenta una delle più importanti testimonianze della scultura romanica emiliana. L’oggetto è composto da un blocco monolitico in pietra, di forma ottagonale, posto su un basamento in laterizio. Ogni lato, separato da semicolonne con capitelli, è decorato da figure: la Vergine, San Giovanni, Cristo, due colombe, l’angelo annunciante, l’Agnus Dei, un chierico, una bestia rampante (forse un leone). La forma dell’ottagono è ricavata dalla fusione del quadrato (simbolo della terra) e del cerchio (simbolo del cielo) e rappresentava nel medioevo la totalità dell’Universo. Il numero otto, inoltre, simboleggia per tradizione il tema del Battesimo.