La Pieve di Barbiano, o Pieve di Sant’Antonino Martire, sorge a Barbiano, piccola frazione collinare di Felino. Il primo cenno storico che la riguarda risale al 1230, documentato nella pergamena delle  “Decime”, in cui troviamo la pieve indicata col nome di “Sant’Antonio di Ciriano”, “Plebs S. Antonini de Ciriano. Ad Episcopum”. Nelle antiche carte, infatti, il luogo è denominato in diversi modi: Cirliano (in una pergamena del 918) o Celliano (in un atto di vendita del 1028). È solo nel 1560 che il nome Barbiano compare per la prima volta su un documento di Cristoforo della Torre. Costruita su un balcone naturale che domina la valle padana, dal suo sagrato è possibile godere, nelle giornate più limpide, di uno spettacolo incantevole, scorgendo i campanili di Parma, il Torrazzo di Cremona ed i profili di Reggio Emilia e Modena con lo sfondo unico delle Alpi. L’arciduchessa Maria Luigia d’Austria nella stagione estiva era solita salire su questo colle, per godere delle fresche brezze serali. Chiaramente visibili, lungo l’intero perimetro della chiesa e della canonica attigua, gli umili materiali di utilizzo, composti da pietre del torrente Baganza. Il campanile, tozzo e pendente, rivela la sua natura originaria di torretta di avvistamento, opportunamente innalzata e trasformata per poter reggere le campane. Le uniche testimonianze originarie della pieve si conservano nella parte inferiore di questo campanile, mentre il restante perimetro del complesso ha origine nel 1775, a seguito di una ricostruzione del sito. L’interno della chiesa è semplice e decoroso e presenta una struttura con volte a crociera che si estendono in un’unica navata. Visibile in alto una finestra strombata che mette in risalto il frontone triangolare. La pieve è dedicata al Santo Antonino Martireil cui culto, antichissimo, è molto sentito nella provincia di Piacenza. Sulle reliquie del santo, soldato della Legione Tebea, furono effettuate diverse ricognizioni da vari vescovi, tra cui: Sigifredo, MalabaliaBernardino Scotti ed altri successiviUna leggenda locale dice che il suo martirio avvenne nelle vicinanze di Travo, intorno al 303 d.C. 

CATEGORIA
Pievi di collina
INDIRIZZO
Via Ricò, 17
43035 Barbiano
Italia