Il Parco Fluviale del Taro si estende come un lungo corridoio naturale lungo tutto il percorso del fiume Taro su un’area di circa di 2500 ettari compresa tra i comuni di Noceto, Parma, Medesano e Collecchio. L’avifauna migratoria sfrutta la Valle del Taro come una strada aerea per attraversare la Padania ed arrivare nel Tirreno.
Nell’oasi sono state segnalate oltre duecento specie di uccelli, come la sterna comune, il fraticello, l’occhione, il corriere piccolo che nidificano nel greto del fiume Taro, altri, come nitticora e garzetta, preferiscono i boschi ripariali, mentre nelle paludi più riparate passano l’inverno molte specie di anatre che trovano qui un luogo ideale per passare l’inverno.
I salici e i pioppi crescono dove il fiume assume la caratteristica struttura a canali intrecciati mentre dove le acque sono circondate dai canneti di palude crescono le tife ed i giunchi; nei prati aridi cresce rigogliosa la Coriaria myrtifolia, presente in Emilia-Romagna solo lungo il corso del Taro.
