Il Parco dei Barboj è un luogo magico che sorge a Rivalta, tra i pressi di Lesignano de’ Bagni e Traversetolo, sulle prime colline a 350 metri d’altezza in provincia di Parma. Il Parco dei Barboj di Rivalta deve il suo nome ai “borbottii” che accompagnano l’emissione di gas metaniferi e fanghi dal sottosuolo, attraverso numerosi piccoli vulcani alti fino a 1 m che rendono questo parco unico nel suo genere. Si tratta di un fenomeno geologico curioso che da molti secoli cattura l’attenzione di persone.
In passato l’acqua eruttata dai vulcanelli di fango era ritenuta medicamentosa, non a caso i fanghi erano raccolti per poi essere usati come unguenti e fino al 1600 il loro uso si estendeva in ambito culinario, utilizzandoli come sale da cucina. Tra le formazioni argillose nascono culture erbacee come i ginepri e radi popolamenti boschivi, mentre il fenomeno sorgentizio dei fanghi salsi induce rade formazioni di alofite (tipiche piante presenti in terreni salini od alcalini) che costituiscono l’aspetto saliente di una collina a tratti selvatica e tagliata da ripidi versanti, nonché popolata da una fauna ricca ed in particolare ornitica, tra le quali si segnalano numerosi rapaci.
Anche la componente faunistica dell’ambiente “selvatico” è molto particolare, infatti nell’area sono presenti invertebrati, anfibi, rettili e mammiferi, è presente inoltre la luscengola (Chalcides chalcides), tipico sauro delle argille prative; sicuramente non mancano ramarri e anfibi tipici dei laghetti collinari come rane e tritoni.
